La pasticceria Bianchini di Benevento mi ha inviato una delizia. Un cabaret di dolci per l’assaggio e per omaggio. E ringrazio.
Tralasciamo, però, i convenevoli, e anche le saporitissime zeppole, quest’anno in doppia versione, ripiene e non, e altri dolcetti.
La novità, almeno per me, è la delizia al limone. Diciamolo subito: una delizia.
Siamo nell’entroterra. L’acqua è di fiume, il paesaggio collinare e in fondo le montagne. Del mare manco un vago riverbero. I limoni al più li coltivano matrone dal pollice verde sui balconi casa. La campagna qui è tabacco, vite, allevamenti, grano, foraggi. La costiera sorrentina e amalfitana sono remotissime.
Bianchini è una pasticceria di tradizione che più tradizione non si può. Inevitabile, allora, che il dolce abbia poco in comune con quello caratteristico delle costiere tra le più famigerate del mondo, tutte limoneti, sole, celebrità.
La Delizia di Bianchini è ricoperta di glassa lievemente croccante aromatizzata a limone. E qui c’è uno dei pregi di questo dolce e la più rilevante differenza da quello costiero che è invece avvolto nella crema spumosa.
La cedevole solidità della glassa dona al pasticcino la ricchezza della sensazione tattile contrapposta alla morbidezza dell’interno, tutto pan di Spagna e crema chantilly. Si nota in ciò l’influenza dei dolci pasquali beneventani come il pizzo Panaro e i raffaioli.
La fragranza agrumata è naturale sicché trascina gradevole eco. Equa la mano nel dosare la dolcezza. Ne risulta un dolce affatto stucchevole che lusinga, ops, delizia il palato al punto da rinunciar per qualche ora alla zeppola.
p.s.: l’ingordo cronista ha assalito il dolce prima di fotografarlo. d illustrar l’articolo, allora, non è rimasta possibilità se non ricorrere alle foto della pasticceria. Sia concessa venia.
Pasticceria Bianchini
via Napoli, 135 – Benevento
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