Strade di Vini: come raccontare le aree interne? se ne discute a Castelvenere

In che modo raccontare le aree interne sfruttando mezzi di comunicazione innovativi ed interconnessi?

Con questa domanda si apre il primo talk del progetto Strade di Vini, ospitato nella Sala Consiliare del Comune di Castelvenere, sabato 7 febbraio alle 9.30.

Oggi le aree rurali assumono un’inaspettata centralità negli scenari contemporanei e un nuovo tipo di comunicazione è fondamentale per definire i processi partecipativi delle comunità. Con l’aumento della complessità delle relazioni è accresciuta di pari passo la necessità di una comunicazione leggibile, accessibile, sostenibile, ma soprattutto innovativa e trasversale con cui poter raccontare le aree interne, con il loro bagaglio di storia, tradizione, cultura, aspettative.

Si discuterà sulle forme di comunicazione avanzata come opportunità per i territori rurali e la possibilità di “creare non solo un oggetto, ma anche di descrivere, inventare, costruire virtualmente il mondo in cui questo oggetto vive”. Una riflessione articolata che considera la transmedialità come uno strumento al servizio dei luoghi, attraverso cui coinvolgere l’utente in un universo di storie, ognuna con un proprio punto di vista, che conducano però ad un’esperienza coordinata e di vasta portata.

Il territorio diventa un universo narrativo in grado di interagire con il molteplice pubblico delle ultime generazioni di utenti.

Il tema sarà affrontato con professionisti ed esperti come Alessandro Ludovico, ideatore e direttore della storica rivista “Neural”, dedicata all’arte dei nuovi media, all’hacktivismo e all’e-music, che ha come base la promozione e la diffusione delle culture digitali; Vito Campanelli, scrittore e teorico dei nuovi media, ha dedicato la propria ricerca all’immaginario tecnologico, gettando così le basi per una teoria organica ed estetica dei media digitali; Leandro Pisano, critico e curatore che si occupa di estetica del suono e delle nuove tecnologie, con focus specifico sullo studio dei territori rurali e delle aree marginali; e Antonio Izzo, uno dei fondatori del festival di new arts Interferenze, impegnato nello sviluppo e nella promozione delle aree rurali e della valorizzazione delle produzioni locali.

Sarà il primo passo sulle Strade di Vini, un percorso destinato a creare un nuovo modo di pensare le aree interne.

www.stradedivini.it

 

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