Caro Papà, Anna Stella compie 18 anni


Caro papà, forse in vita tua e nella mia sin qui non ho mai usato l’aggettivo “caro”, tua nipote sta per compiere 18 anni.

Ho trovato nella tua scrivania, ad oltre un anno dalla tua morte, una lettera a me indirizzata per il mio compleanno di due anni e mezzo fa.

Non me l’avevi consegnata. Chissà cosa ti aveva trattenuto. Forse un mio sgarbo. Avevo i miei motivi. Non sapevo. Non mi hai mai detto tante cose. Troppe.

Oggi che ho scoperto la natura di certe persone, mi sono più chiari molti tuoi comportamenti, ivi incluse le intemperanze nei confronti di costoro, per le quali, coglione, ti riprendevo.

Il tempo smussa gli angoli, placa la rabbia e sopisce i dispiaceri. Abbiamo colpe, non sto qui a pesare la gravità delle une e delle altre, e attenuanti entrambi. Incomprensioni intrecciate. Anni di rispettive solitudini.

Anna Stella compie 18 anni e so che sarebbe stato entusiasmante per te. In quella lettera scritta su una carta molto ricercata e nascosta in un angolo profondo di un cassetto, hai scritto il ringraziamento per l’averti regalato le nipoti, che consideravi la tua famiglia. Anche con loro non sei riuscito ad essere come volevi. Questo iato tra ciò che sentivi e ciò che hai fatto ha accompagnato la tua vita. Deve esserti pesato. Come del resto è pesato a noi.

Ipotizzo, ma non posso immaginare, quali rimpianti abbiano accompagnato l’ultimo decennio della tua vita.

L’esistenza è così, tiene sospesi conti e li presenta nei momenti peggiori.

La festa per Anna Stella, nonostante la pandemia, sarà bella. Siamo stati, io e lei, a Roma venerdì scorso. Avresti disapprovato il mio regalo che invece avrebbe apprezzato zio Nino. Ti avrebbe fatto piacere, però, ascoltare il racconto della giornata. Sono certo ci avresti sognato per giorni.

Ti prometto che porterò a casa a Montesarchio la stampa di una foto di Anna Stella con la torta. Sarà sul mare. Lei ha voluto così e non mi pare casuale. L’acqua è simbolo di affetto e amore. Quel che ci piace offrire e ricevere, come le onde che avanzano un abbraccio e poi si ritirano per riceverlo.