A Pietrelcina, la pizzeria Radici deve ancora maturare

Pietrelcina pizzeria agricola Radici

Pietrelcina,  terra natia di padre Pio. Pochi chilometri a nord est di Benevento. Ottimo collegamento stradale, con panorama mozzafiato sulla dormiente del Sannio, lungo la via del ritorno.

Squarci di paesaggi collinari, profondi, ariosi. Campi ben coltivati, pois di alberelli dolci. Bellezza che resiste allo strangolamento tentato da case e masserie tirate su senza cifra architettonica, senza identità stilistica né armonia. Pura, orrenda geometria di assi cartesiani e tetti inclinati.

Nei vani terranei di una di queste costruzioni, come spesso nel mezzogiorno è d’uso, la pizzeria Radici.

Pizzeria agricola, recita l’insegna, in ossequio al vacuo andazzo contemporaneo di abusare di aggettivi incaricati di evocare auree bucoliche di genuinità.

Radici bastava ed era anche sincero, autentico.

Già perché la pizza qui è radicata in una certa tradizione beneventana: cornicione carnoso, stesura non sottile e non larghissima.

L’adagio, espressivo della veracità di questo popolo (i sanniti lo furono, almeno), coniato quando non si rischiavano radiazioni per sessismo, è questo: femme’n e pizz anna ess massizz (donne e pizze devo essere corpulente).

Merito, dunque, a Radici per essere una delle poche pizzerie che ancora tengono fede alla radice culturale (coerenza e sostanza della denominazione, dunque, che, ribadiamolo, non andrebbe deturpata con l’apposizione dell’inutile aggettivo “agricola”).
Ci è parso, per altro, che l’impasto non originasse dalla ricetta dei mugnai industriali, che oggi forniscono ai pizzaioli farine arricchite da agenti miglioratori e prescrizioni quasi mediche per la composizione e la lievitazione.

Del pari, però, va detto che un alleggerimento della “massizzità”ovvero pesantezza, mitigherebbe la fatica agli apparati digerenti degli ospiti. Insomma, sul fronte dell’impasto Radici deve maturare. E il verbo non è casuale.
È ben possibile, infatti, con un’accurata lavorazione ottenere un impasto corpacciuto e al contempo arrendevole a quegli alacri operai della demolizione (si legga anche digestione) del glutine che sono gli enzimi.

L’ottima pizza con zucchine in doppia consistenza – foto dalla pagina fb della pizzeria

Perfetti, invece, i condimenti, sia vegetali che non: pomodori saporiti, salsiccia e formaggi di qualità, ortaggi di sapore fedele. Sale, il giusto, olio pure.

Buoni i fritti, con menzione di merito all’originalità e al sapore dell’arancino con le melanzane e alla ricotta fritta.

Servizio molto preciso e rapido.

Buona varietà di birre e vini.

Tutto buono, se non ottimo, insomma, peccato per la tacca, non da poco, dell’impasto.

Prezzi al di sotto della media (sconsiderata) dei tempi: nessuna pizza oltre i 10 euro.

 

Pizzeria Radici
Strada Statale 212 per Pietrelcina, n. 69
351 919 0762 – non accettano prenotazioni nel periodo estivo