VINI DA UVE NEBBIOLO IN DEGUSTAZIONE A BENEVENTO CON LA GUIDA DEL CARISMATICO GUIDO INVERNIZZI

La delegazione di Benevento dell’Associazione Italiana Sommelier, guidata dalla dinamica Mariagrazia De Luca, organizza per il 21 novembre, nelle sale dell’hotel Traiano, con inizio alle 19.30, una degustazione evento sui vini da uve Nebbiolo.

Guido Invernizzi, medico chirurgo presso l’ospedale di Novara, uomo di grande cultura e straordinaria passione per il vino, affabulatore carismatico, guiderà i presenti all’esplorazione dei vini, della loro storia e dei terroir, in un viaggio che, attraverso i calici,  condurrà dalla Valtellina, in alta Lombardia, alle terre di Barolo, passando per la Val d’Aosta. Un percorso corposo ed affascinante.

Qui di seguito l’elenco dei vini in degustazione e brevi note sulle cantine che li producono.

Valtellina Superiore DOCG, Grumello Riserva 2006, Rainoldi – 4 grappoli guida AIS Bibenda

La cantina

Agli inizi degli anni Venti la Valtellina si trova in un contesto di povertà caratterizzato da emigrazioni.
Se non getti il cuore oltre l’ostacolo e non lo fai quando ne hai le forze, probabilmente certe cose non le farai mai nella vita!”. Quante volte Aldo Rainoldi ha sentito il nonno, suo omonimo, pronunciare queste parole riferendosi agli inizi della propria carriera di piccolo commerciante valtellinese; in questa breve frase è racchiusa la caparbietà di colui da cui l’avventura della Casa Vinicola Rainoldi ha avuto inizio.

Nel 1905 nasce Aldo, figlio di Giuseppe e promotore della Casa Vinicola Rainoldi che, ancora oggi, porta il suo nome. Nel 1925, è proprio lui a far costruire a Casacce, frazione di Chiuro, l’edificio che ancor oggi ospita la sede della Casa Vinicola. Nel 1994 Aldo, nipote di Giuseppe, si iscrive al corso di Viticoltura ed Enologia dell’Università di Torino. A fine anni Novanta, terminati gli studi e dopo una serie di esperienze in altre realtà viticole, anch’egli si unisce all’Azienda nel segno della continuità familiare.

A Chiuro il confine tra cantina – intesa come luogo fisico della produzione – e vicende umane è sottile. Basti ricordare che, durante la seconda guerra mondiale, l’edificio dove si trovano le cantine Rainoldi fu occupato dalle truppe naziste e che la cantina stessa fu rifugio per l’intera famiglia. Ancora oggi, poi, questa sede assume un significato del tutto particolare: non è soltanto il luogo che ospita la bottaia, è soprattutto la casa della famiglia.

Gattinara DOCG, 2001, Petterino

La cantina

Marco Petterino è un piccolo e molto considerato produttore della DOCG di Gattinara. Con soli 2 ettari e mezzo di vigneti in totale, la sua produzione non supera le diecimila bottiglie. Le vigne di Petterino, Permolone, Castelle e Guardie, sono tutte sono rivolte verso l’ovest, nelle zone migliori dell’area.

A Gattinara, sulla sponda occidentale del fiume Sesia, i terreni sono geologicamente molto simili a quelle delle Alpi nelle vicinanze, tra graniti, quarzi e numerosi minerali ferrosi che danno alla terra il suo tipico colore rossastro. Ciò contribuisce a infondere una base di fondo di mineralità ai vini.

La viticoltura e la vinificazione di Petterino sono abbastanza tradizionali. Le uve vengono raccolte a mano. La fermentazione dura circa 15 giorni, dopo di che il vino va in botti da 25 hl per tre anni, seguiti da un minimo di 6 mesi in acciaio inox prima di essere imbottigliato. Nella maggior parte delle annate potrebbe quindi beneficiare di una denominazione “Riserva” anche se non lo fa. Il solitario Petterino rilascia i suoi vini molto più tardi rispetto ai suoi omologhi, di solito 9-10 anni dopo la vendemmia!

Vini di Petterino hanno uno stile elegante e aromatico mostrando di più il lato floreale di Nebbiolo (in questa zona detto Spanna) così come sono avvertibili il ferro, anice e frutti di bosco.

Valle d’Aosta Donnas DOC Superieur, Veilleis Vignes 2010, Caves Donnas – 4 grappoli guida AIS Bibenda

La cantina

Questa cooperativa storica ha dei meriti inoppugnabili, consentendo la cura e il recupero di vigneti abbandonati. Qui si parla di viticoltura impegnativa principalmente protesa verso il mantenimento del Picotendro, come qui viene detto il Nbbiolo, e nella cura non solo delle vigne ma anche della tradizione, dell’orografia e dell’ambito territoriale.

Ai piedi del forte di Bard troviamo filari non facili da raggiungere, che danno sempre vini minerali, consentendo di interpretare il re dei vitigni delle Langhe con rarefatta nobiltà.

Roero Valmaggiore DOCG, Riserva 2010 Cascina Chicco  – 4 grappoli guida AIS Bibenda

La cantina

La famiglia Faccenda ha accorpato in questi anni un’importante superficie vitata nel cuore del Roero, nelle migliori posizioni dei comuni di Canale, Vezza d’Alba, Castellinaldo e recentemente anche nel comune di Castagnito. Le declinazioni del NEBBIOLO in Roero hanno come denominatore comune il profilo fruttato.

Barolo DOCG 2004, Azienda Agricola Azelia – 4 grappoli guida AIS Bibenda

La cantina

Nel 1920 il Cavalier Lorenzo Scavino iniziò a vinificare parte delle uve prodotte dai vigneti della famiglia, piccola realtà contadina nel cuore delle Langhe, a Castiglione Falletto. Oggi gli Scavino sono alla quinta generazione nella viticoltura e produzione di vino.

L’Azienda Agricola Azelia, nel centro della zona di produzione del Barolo, è oggi costituita da 16 ettari e produce in media 80.000 bottiglie all’anno.

Grande cura viene riservata al lavoro nei vigneti per le viti antiche, che producono pochissimi grappoli. Le basse rese vengono ulteriormente ridotte mediante la vendemmia verde, indispensabile per selezionare i frutti, avere una maturazione uniforme ed una qualità impeccabile.

Le viti antiche, con le loro rese minori e le radici più in profondità, producono grappoli straordinari. Gli acini risultano molto più piccoli, più concentrati e pienamente maturi.

Per ridurre ulteriormente le rese in vigna un minimo di due vendemmie verdi all’anno vengono svolte per ogni vigneto. La vendemmia verde implica un lungo e scrupoloso lavoro in piena estate. In circa 40 giorni vengono esaminati attentamente, uno ad uno, tutti i grappoli prodotti e quelli in eccesso vengono eliminati. Anche più del 30-35 % dei grappoli può essere tagliato e lasciato a terra.In questo modo i grappoli rimanenti hanno una maturazione ed una concentrazione altrimenti irraggiungibili.
Tutte le operazioni vengono effettuate manualmente.

Ai vini sarà abbinata una selezione di formaggi.

Per partecipare alla serata, che ha un costo di 35 euro, è obbligatoria la prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni occorre rivolgersi alla delegata AIS, Mariagrazia De Luca, contattandola al n. 338 3235047.

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